Negli anni Settanta sviluppa nelle sue Architetture la volontà di costruire e fondare uno spazio attraverso la pittura, poiché ritiene che tale mezzo espressivo possa produrre immediatamente l’idea. Le sue opere si sviluppano attraverso segni e gestualità geometriche che, insieme a poche cromie, lo aiutano ad esprimere il concetto di costruttività.
Nel 1974, e in seguito nel 1993, partecipa alla XXVII Biennale del Palazzo della Permanente a Milano.
In foto: Gianfranco Pardi, Giorgio Marconi, Emilio Tadini e Gianni Colombo allo Studio Marconi, 1971. Foto di Enrico Cattaneo
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