Le amputazioni che operavo su quelle architetture dovevano servire a eliminare il supporto formalizzante di una logica esterna, a togliere loro un punto d’appoggio per sospenderle sulla illogicità, sulla disumanità del loro significato. Così le sezioni, gli incastri, gli spaccati, dovevano servire a intensificare la possibilità di percepire un significato, non solo a livello delle referenze al reale, ma anche a livello della struttura stessa dell’immagine.
Gianfranco Pardi, 1970
Piscina, 1967
smalto su legno e alluminio / enamel on wood and aluminium
100 × 120 cm
Courtesy Cortesi Gallery
Scala, 1967
smalto su legno e alluminio / enamel on wood and aluminium
120 x 100 cm
Collezione privata / Private collection Courtesy Fondazione Marconi
Soffitto, 1968
smalto su legno e alluminio
enamel on wood and aluminium 120 x 100 cm
Collezione privata / private collection Courtesy Cortesi Gallery
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